Il diritto di contare, film diretto da Theodore Melfi nel 2016, racconta la storia straordinaria di Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre donne afroamericane che lavorarono come matematiche presso il Langley Research Center della NASA negli anni ’60.
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La vera storia dietro Il diritto di contare
Basato sul libro omonimo di Margot Lee Shetterly, Il diritto di contare racconta le vicende reali di queste donne afroamericane, che si distinsero in un contesto di discriminazione razziale e di genere. Il talento di Katherine Johnson la portò a calcolare manualmente i dati per la traiettoria di rientro della missione Mercury Atlas 6, garantendo il ritorno sicuro di John Glenn. La storica richiesta dell’astronauta alla Johnson, “se lo dice Katherine, possiamo andare”, rende testimonianza del valore del suo contributo.
Il diritto di contare: trama
Il film è ambientato nel 1961, un periodo critico della Guerra Fredda e della corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Mentre l’URSS festeggiava il successo del primo volo orbitale di Jurij Gagarin, gli Stati Uniti di Kennedy erano pronti a fare di tutto per raggiungere e superare i sovietici. Al centro di questa lotta c’è la storia di Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson: donne che con la loro intelligenza e abilità hanno contribuito al successo della missione spaziale di John Glenn, il primo astronauta americano a orbitare intorno alla Terra il 20 febbraio 1962.
Katherine Johnson è una matematica afroamericana che, in un ambiente quasi interamente maschile e bianco, viene assegnata al prestigioso Space Task Group della NASA. La sua intelligenza e abilità nei calcoli la portano rapidamente a diventare indispensabile, anche se l’ambiente lavorativo rimane ostile e caratterizzato da una rigida segregazione razziale. Per usare il bagno, ad esempio, Katherine deve camminare per più di un chilometro, perché l’unica struttura a disposizione del personale afroamericano si trova in un edificio separato.
Le altre due protagoniste, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, affrontano anch’esse il razzismo e il sessismo con coraggio e perseveranza. Dorothy, nonostante la sua grande esperienza, non vede riconosciuto il ruolo di supervisore finché non dimostra la sua abilità programmando il nuovo calcolatore IBM, il quale avrebbe sostituito le “calcolatrici umane”. Mary, invece, sogna di diventare ingegnere, ma è ostacolata dai regolamenti scolastici razzisti che limitano l’accesso agli afroamericani.
Cast
- Taraji P. Henson: Katherine Johnson
- Octavia Spencer: Dorothy Vaughan
- Janelle Monáe: Mary Jackson
- Kevin Costner: Al Harrison
- Kirsten Dunst: Vivian Mitchell
- Jim Parsons: Paul Stafford
- Glen Powell: John Glenn
- Mahershala Ali: Jim Johnson
- Aldis Hodge: Levi Jackson
- Donna Biscoe: Joylette Coleman
- Maria Howell: Miss Summer
- Ariana Neal: Joylette Johnson
- Saniyya Sidney: Constance Johnson
- Zani Jones Mbayise: Kathy Johnson
- Kimberly Quinn: Ruth
- Scott M. Morgan: Bill Calhoun
- Olek Krupa: Karl Zielinski
Katherine Johnson e il suo ruolo nella missione spaziale americana
Katherine Johnson (1918-2020) lavorava già per la NASA nel 1961, una rarità per una donna e ancora di più per un’afroamericana nel contesto razzista degli Stati Uniti di quel periodo. Nata e cresciuta in Virginia, Johnson si distinse per le sue capacità matematiche, che la portarono ad essere ammessa ai corsi universitari superiori e poi alla NASA, dove contribuì in modo determinante alla missione di John Glenn. I suoi calcoli manuali garantirono la sicurezza dell’orbita della navicella, permettendo all’astronauta di tornare sano e salvo.
Grazie alla sua abilità, Katherine Johnson divenne un pilastro della NASA: contribuì a calcolare la traiettoria per l’Apollo 11, che portò Neil Armstrong sulla Luna nel 1969, e sostenne anche l’equipaggio dell’Apollo 13, protagonista di un drammatico rientro sulla Terra. Nel 2015, l’allora Presidente Barack Obama la insignì della Medaglia presidenziale della libertà, onorando così un’eroina della scienza.
Dorothy Vaughan e Mary Jackson: il riconoscimento meritato
Dorothy Vaughan, nata nel 1910 e deceduta nel 2008, fu un’importante figura nella conquista dello spazio. Con la sua perseveranza, riuscì a ottenere il ruolo di supervisore, diventando la prima donna afroamericana a dirigere un gruppo alla NASA. Mary Jackson (1921-2016), invece, nonostante le difficoltà, raggiunse il reparto di ingegneria, diventando la prima ingegnera afroamericana dell’agenzia spaziale. Il quartier generale della NASA a Washington oggi porta il suo nome, un tributo al suo straordinario contributo.
Successo e riconoscimenti di Il diritto di contare
Candidato a tre Premi Oscar e due Golden Globe, Il diritto di contare non vinse premi, ma ottenne un grande successo di pubblico. La storia ha ispirato milioni di spettatori, ricordando l’importanza di lottare per il riconoscimento dei propri meriti e dei propri diritti. Il contributo delle tre scienziate è un capitolo cruciale nella storia della NASA e della scienza americana, oltre a essere un esempio ispiratore di coraggio e determinazione.