“The Fabelmans” è un film del 2022 scritto e diretto da Steven Spielberg ispirato alla sua adolescenza e ai suoi primi anni da regista. Il protagonista è un bambino di nome Sammy Fabelman, un cognome che si può tradurre “uomo delle favole“: racconterà la storia emozionante della sua vocazione e di come ha coltivato la sua passione per il cinema.
Ecco trama, cast, trailer e qualche curiosità sul film.
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“The Fabelmans”: la trama
Sammy Fabelman è un bambino di 6 anni del New Jersey e ha paura di andare al cinema, ha paura di quello che può succedere. I genitori cercano di convincerlo concentrandosi su due aspetti diversi: la madre descrive i film come dei sogni, ponendo l’accento sull’aspetto emozionale, il padre invece si concentra sul meccanismo per far muovere le immagini, sottolineando l’aspetto tecnologico. Il piccolo Sammy rimane colpito da “Il più grande spettacolo del mondo” di DeMille, una visione che gli cambierà la vita. I genitori gli regalano una piccola macchina da presa e lui comincia a sperimentare, realizzando dei corti reclutando i suoi amici.
La storia prosegue con le vicende della famiglia Fabelmans, che è costretta a trasferirsi in California. Sammy, grazie ai suoi fotogrammi, scopre aspetti inediti della vita dei suoi genitori: la madre era una promettente pianista che ha lasciato tutto per crescere i suoi figli, era contraria al trascolo e questo porta i genitori al divorzio. Per superare le difficoltà, Sammy si rifugia sempre nel cinema, coltivando la sua vocazione e ponendo le basi per la sua brillante carriera.
Il cast di “The Fabelmans”
Il film è stato scritto da Spielberg e Tony Kushner, vede nel cast:
- Gabriel LaBelle (Samuel “Sammy” Fabelman)
- Michelle Williams (Mitzi Schildkraut-Fabelman)
- Paul Dano (Burt Fabelman)
- Seth Rogen (Bennie Loewy)
- Julia Butters (Regina ‘Reggie’ Fabelman)
- Oakes Fegley (Chad Thomas)
- Chloe East (Monica Sherwood)
- Judd Hirsch (Boris Schildkraut)
Curiosità sul film di Steven Spielberg: è tratto da una storia vera?
Spielberg ha dedicato questo film a sua madre con un personaggio che rappresenta la lotta tra il sacrificio e l’emancipazione. Il regista temeva che i suoi genitori non avrebbero apprezzato il film, prendendolo come un insulto. In realtà Spielberg, che aveva avuto l’idea per il film nel 1999, ha poi raccontato che sono stati proprio i suoi genitori a spingerlo a portare a termine il progetto. Il regista fa una rappresentazione fedele della sua infanzia, raccontandola come una fase della vita dominata da emozioni contrastanti, invece che un periodo di pura innocenza. Il film ha riscosso molto successo e ha guadagnato 7 nomination agli Oscar e 2 Golden Globe.
Una curiosità sull’ultima sequenza: è il famoso regista David Lynch ad interpretare John Ford.