Alessia Marcuzzi, dopo il grande successo accanto a Fiorello a Sanremo 2024, è sembrata poco adatta al ruolo di co-conduttrice accanto a Carlo Conti. La sua performance a Sanremo 2025, durante la serata finale, non è piaciuta al pubblico. La Marcuzzi, nonostante la sua lunga esperienza nel mondo della televisione e della sua spigliatezza, è apparsa impacciata e le sue gag sono state giudicate “ridicole” da una vasta parte del pubblico.
Cosa è andato storto? Secondo Dagospia, ci sarebbe un responsabile (e non è il suo manager). Ecco di chi si tratta.
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La figuraccia di Alessia Marcuzzi a Sanremo, le dichiarazioni del manager
Secondo quanto riportato da Dagospia, il manager di Alessia Marcuzzi, Beppe Caschetto, non avrebbe apprezzato la performance della sua cliente. Caschetto non era presente durante l’ultima serata della kermesse, ma è stato avvertito della situazione mentre lo show era ancora in corso.
La nota conduttrice Alessia Marcuzzi è entrata immediatamente in un vortice di critiche per la sua apparizione deludente e inadeguata. i
La gag sugli abbracci che ha messo in difficoltà Alessia Marcuzzi
Una delle critiche più dure è stata rivolta alla gag sugli abbracci, che è stata ripetuta più volte durante la serata, risultando particolarmente inadeguata alla situazione e tutt’altro che divertente.
Ma adesso si parla del “responsabile” di questa idea così contestata: l’autore Fabrizio Biggio. Lìinziativa, infatti, non è partita dalla Marcuzzi ma da Biggio che le avrebbe consigliato il “siparietto” tanto contestato. Secondo fonti vicine alla conduttrice, la gag non era prevista nel copione, e Alessia Marcuzzi, che si era affidata a Biggio, si è ritrovata in una situazione imbarazzante senza poter fare altrimenti.
Colpa dell’improvvisazione?
Il punto cruciale della questione potrebbe essere proprio la mancanza di un copione chiaro e la mancanza di preparazione nei momenti più cruciali. Alessia Marcuzzi, abituata a essere sempre impeccabile, ha faticato a gestire una serata che sembrava improvvisata.
Se fosse stata più naturale e meno influenzata dalle indicazioni esterne, forse la situazione sarebbe stata diversa. Inoltre, l’assenza di Fiorello, che aveva dato un contributo importante nella precedente esperienza, potrebbe aver pesato sul risultato finale.