La seconda stagione di Nuova Scena, il Rap Show di Netflix che promette di scoprire i nuovi talenti del rap italiano, è appena uscita e già fa discutere. In giuria tre nomi di punta della scena musicale: Geolier, Fabri Fibra e Rose Villain. Secondo quanto riporta Gabriele Parpiglia, dietro la spettacolarizzazione delle selezioni si nasconde un retroscena che sta alimentando forti polemiche, soprattutto sui social: il rapporto (taciuto) tra Geolier e il concorrente Nachelo.
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Yacht, selezioni e… vecchie conoscenze
Nel primo episodio, assistiamo a un incontro tra Geolier, Luchè e due aspiranti rapper: Kid Carter e Nachelo. Il tutto avviene a bordo di uno yacht di lusso, ambientazione che Netflix ci propone come inedita e glamour. Geolier, fingendo di non conoscere Nachelo, gli chiede il nome come se fosse un volto nuovo. A passare il turno e volare a Milano è proprio Nachelo, che durante la seconda fase si lascia andare a un informale “Manu” (diminutivo di Emanuele, vero nome di Geolier), segnale evidente di confidenza.
Ma è davvero tutto casuale? Secondo numerosi utenti ed esperti del settore, no.
I video che smentiscono la narrazione di Netflix
In rete stanno circolando video che mostrano Geolier e Nachelo insieme in contesti privati, molto prima del programma: dalle battle rap durante una comunione – legata a un noto rivenditore di auto napoletano – fino a feste organizzate allo Studio1, storico luogo della scena urban partenopea. Non solo: pare che Nachelo abbia lavorato proprio nella concessionaria frequentata dai rapper, dove Geolier è spesso presente.
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Un format “truccato”? Le domande senza risposta
Il pubblico si chiede: perché Geolier e Nachelo hanno inscenato un primo incontro? La produzione era al corrente del loro rapporto? È giusto penalizzare altri concorrenti che magari non hanno “agganci” nel settore?
In molti parlano di una realtà napoletana in cui “o sei dentro o sei fuori”, dove l’industria musicale sembra girare attorno a pochi nomi influenti. Questo caso solleva interrogativi anche sul ruolo degli altri giudici – Fabri Fibra e Rose Villain – e su quello della produzione, che avrebbe potuto vigilare meglio.
Verso un caso mediatico
Con un montepremi in denaro in palio, la vicenda potrebbe avere anche risvolti legali. C’è chi invoca l’intervento del Codacons, chi vorrebbe un commento da Roberto Saviano, da sempre attento alle dinamiche del potere in Campania. E intanto cresce il malcontento di chi è stato scartato senza possibilità di “giocarsela ad armi pari”.
Il mondo del rap italiano, da sempre simbolo di verità e strada, rischia di mostrarsi al pubblico come un sistema chiuso, opaco e poco meritocratico. Questa è solo la prima puntata di una storia che potrebbe cambiare il volto dello show musicale più discusso dell’anno.
