La miniserie Il Gattopardo debutta mercoledì 5 marzo su Netflix. Composta da sei episodi, la serie porta sullo schermo una nuova interpretazione del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Grazie ad un cast stellare, il successo sembrerebbe assicurato: ecco dove ci porta la narrazione, le meravigliose location siciliane e non solo.
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Le location de “Il Gattopardo”: un viaggio tra Roma e la Sicilia
Le riprese della serie “Il Gattopardo” hanno avuto inizio nell’aprile del 2023 a Roma, protraendosi per oltre quattro mesi in un itinerario che ha toccato alcuni dei luoghi più suggestivi d’Italia. La Capitale ha offerto ambientazioni ricche di storia e fascino, con interni arredati con minuziosa attenzione ai dettagli. Ville e palazzi sono stati trasformati in scenari d’epoca, utilizzando tessuti e colori capaci di evocare un passato glorioso.
Tra le location romane spicca Villa Parisi a Frascati, scelta per una scena di cena intensa, ispirata agli ambienti del Palazzo di Donnafugata, dove luci soffuse e arredi antichi contribuiscono a creare un’atmosfera intima e nostalgica.
Le ambientazioni in Sicilia
La location più importante di tutte, però, resta la Sicilia. A Palermo, città dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, alcune scene sono state girate a Palazzo Comitini, che nella serie rappresenta Villa Salina. In particolare è stata usata la grande sala impreziosita da affreschi e da un elegante pavimento in maioliche tipiche, lo scenario in cui vedrete svolgersi le colazioni e i pranzi di famiglia.
Tra le location siciliane compare anche Villa Valguarnera a Bagheria, con i suoi ampi giardini, e i calanchi di Cannizzola, situati a Pietralunga, che hanno fatto da sfondo a un viaggio in carrozza della famiglia verso il borgo di Donnafugata, dove si rifugiavano per evitare il caldo torrido di Palermo.
Infine, le scene ambientate a Donnafugata sono state ricreate a Siracusa, sull’isola di Ortigia: qui hanno ricostruito il borgo rurale in cui la famiglia Salina si reca in villeggiatura, con edifici d’epoca che si affacciano su strade acciottolate.
Palermo e il fascino della nobiltà decadente
A Palermo, città natale di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, alcune delle scene più emblematiche sono state girate a Palazzo Comitini. Questo edificio storico, con le sue ampie sale affrescate e i pavimenti in maiolica, ha fatto da sfondo a momenti di vita quotidiana della famiglia protagonista, restituendo il senso di splendore e decadenza della nobiltà siciliana. Villa Valguarnera a Bagheria ha offerto un’altra ambientazione aristocratica, con i suoi vasti giardini e interni che raccontano antichi fasti e tradizioni secolari.
Paesaggi mozzafiato tra Cannizzola e Siracusa
Il viaggio in carrozza della famiglia protagonista, in fuga dal caldo estivo di Palermo verso un immaginario rifugio montano, è stato girato tra i calanchi di Cannizzola. Questo paesaggio suggestivo, con le sue formazioni rocciose e i terreni aridi modellati dal vento, conferisce alla narrazione un’atmosfera unica, in cui si intrecciano natura selvaggia e fragilità umana.
A Siracusa, la storica piazza di Ortigia è stata trasformata in un tipico borgo rurale del XIX secolo. Gli scenografi hanno arricchito gli edifici e le strade acciottolate con dettagli d’epoca, creando un perfetto equilibrio tra fedeltà storica e reinterpretazione cinematografica.
Torino e il suo contributo storico
Anche Torino ha giocato un ruolo fondamentale nella serie, offrendo scenari di grande valore storico. Le riprese in esterni si sono svolte in luoghi simbolici come Piazza Carignano, Via Carlo Alberto e Piazza Palazzo di Città. Gli interni, invece, hanno trovato spazio in ambienti prestigiosi come il Museo Nazionale del Risorgimento e l’aula della Camera dei deputati del Parlamento subalpino, conferendo al racconto solennità e profondità storica.
Le location scelte per “Il Gattopardo” hanno permesso di ricreare con autenticità l’atmosfera dell’epoca, rendendo ogni scena un viaggio nel tempo tra palazzi aristocratici, paesaggi suggestivi e città intrise di storia.