“L’arte della gioia” è la nuova serie targata Sky diretta da Valeria Golino e tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza. La serie racconta la storia di Modesta, una ragazza orfana che, grazie alla sua astuzia, riesce a diventare un’aristocratica. Consapevole di essere destinata a una vita migliore di quella che ha vissuto fino a quel momento, cercherà di conquistare il suo diritto alla gioia e al piacere. Ammaliando uomini e donne, sfiderà le convenzioni della società in cui vive.
Ecco quali location hanno scelto per questa serie tv.
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Tutte le location di “L’arte della gioia”
A fare da sfondo alla storia di Modesta è la Sicilia di inizio ‘900, in particolare Catania. Spicca Piazza Duomo, in cui convergono le vie principali e su cui affacciano gli edifici più importanti della città.
Vediamo scene girate anche in altre località come Cefalù, nei pressi del Lavatoio Medievale e Corleone, in un ex convento.
Per la Villa Brandiforti, sfarzosa e ricca di ambienti, hanno effettuato le riprese in 5 ville diverse: Villa Valguarnera, Villa Trabia, Villa Spedalotto e Villa Palagonia, situate a Bagheria.
Alcune scene sono state girate anche vicino Roma, a Frascati. L’interno del convento, infatti, è stato allestito nel Castello di Bracciano. Anche Villa Parisi, sempre a Frascati, è stata utilizzata per ricreare gli ambienti di Villa Brandiforti.
Curiosità sulla serie “L’arte della gioia”
Ecco qualche curiosità sulla nuova serie Sky con location meravigliose e un cast d’eccezione:
- La serie è tratta dalla prima parte del libro di Sapienza, quindi potrebbe essere prodotta una seconda stagione
- Tecla Insolia, per pura casualità, aveva letto il romanzo due settimane prima di ricevere l’invito al provino
- Per Valeria Golino è la prima esperienza alla regia di una serie tv: ha diretto 5 episodi su 6 (il regista del quarto episodio è Nicolangelo Gelormini)
- La serie è stata trasmessa al cinema in due parti: il 30 maggio e il 13 giugno 2024
- La costumista Maria Rita Barbera ha realizzato un attento studio sui costumi: non solo rispecchiano gli abiti dell’epoca, ma anche la psicologia dei personaggi. Per esempio Valeria Bruni Tedeschi indossa sempre dei busti molto stretti, che riflettono l’austerità del suo personaggio.