Il 4-5 e 6 gennaio, nei cinema italiani grazie alla distribuzione di Eagle Pictures, arriva “Pino Daniele – Nero a metà”, un documentario che celebra la vita e la carriera del cantautore napoletano Pino Daniele. A dieci anni dalla sua scomparsa, il film offre un ritratto intimo e profondo dell’artista, che ha rivoluzionato la musica italiana con il suo stile unico, unendo la tradizione napoletana al blues e al jazz. Il documentario si focalizza su uno degli album più iconici di Daniele, esplorando non solo la sua musica, ma anche l’uomo dietro l’artista.
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Pino Daniele – Nero a metà: trama
Pino Daniele – Nero a metà è un’opera prodotta da Fidelio ed Eagle Pictures, diretta da Marco Spagnoli, con la sceneggiatura a cura di Stefano Senardi e Spagnoli. Il film narra la prima fase della carriera del musicista attraverso la voce dell’amico storico Stefano Senardi, che ha anche ricoperto il ruolo di produttore per molti anni. La narrazione si concentra sull’autenticità dell’artista e sulla sua capacità di innovare, con un’attenzione particolare alla sua passione per Napoli, la città che ha ispirato gran parte della sua musica.
Il documentario si distingue per il racconto di Senardi, che guida lo spettatore attraverso ricordi e aneddoti inediti, grazie a testimonianze di amici, collaboratori e musicisti che hanno fatto parte della sua carriera. Questo viaggio visivo e sonoro rivela il lato più personale e umano di Pino Daniele, svelando la sua voglia di sperimentare e di mescolare diversi generi musicali, rendendo la sua musica un ponte tra la tradizione napoletana e le influenze internazionali.
Interviste esclusive e testimonianze uniche
A rendere il documentario ancora più affascinante sono le interviste con alcuni dei nomi più noti della scena musicale italiana e napoletana, come Enzo Avitabile, Teresa De Sio, Gino Castaldo e James Senese. Questi interventi contribuiscono a raccontare la grandezza di Pino Daniele non solo come musicista, ma anche come simbolo di un’intera città. Le parole degli amici e dei collaboratori di Pino Daniele permettono di immergersi nella sua visione artistica, che ha sempre saputo coniugare tradizione e innovazione.
La narrazione visiva e sonora di Marco Spagnoli
Il regista Marco Spagnoli, noto per il suo lavoro su “Franco Battiato – La Voce del Padrone”, crea un intreccio narrativo che mescola immagini di repertorio, testimonianze e la musica di Pino Daniele, portando lo spettatore a vivere un’esperienza multisensoriale. Le immagini dei luoghi iconici di Napoli, come le Catacombe, Mergellina e la storica casa discografica di Pino Daniele, si fondono con le sue melodie, dando vita a un documentario che non è solo un racconto della sua musica, ma anche un viaggio visivo attraverso la cultura napoletana.
Napoli nel documentario
Napoli, la città che ha visto nascere Pino Daniele, è un protagonista silenzioso del documentario. Spagnoli e Senardi ci conducono attraverso le strade della città, dove Pino ha mosso i primi passi nel mondo della musica, cercando di capire cosa lo abbia reso un’artista tanto amato e unico. Il paesaggio urbano e culturale di Napoli è raccontato in modo potente, con il suo legame indissolubile con la musica di Pino Daniele, che ha contribuito a portare il blues, il jazz e la world music nel cuore dell’Italia.
Musica, storia e cultura
Pino Daniele – Nero a metà è molto più di un documentario biografico; è un tributo a un uomo che ha saputo raccontare la sua città attraverso la sua musica. La scelta di girare il film interamente a Napoli contribuisce a rendere omaggio alla sua eredità, ma anche a un’intera generazione che ha visto nella musica di Pino Daniele un punto di riferimento.
Oltre alle interviste e alle immagini esclusive, il film offre una panoramica sulla carriera di Pino Daniele, da “Napule è” a “Io per lei”, passando per la sua straordinaria capacità di esplorare nuovi orizzonti musicali, senza mai tradire le proprie radici. Questo documentario è un’occasione unica per rivivere la magia della sua musica e capire come Pino Daniele abbia trasformato la sua città in un simbolo universale di arte, passione e bellezza.
Produzione e collaborazioni
Il documentario è prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio e da Roberto Proia per Eagle Pictures. L’eccellente lavoro di regia e montaggio di Gianluca Rocco Palma e Jacopo Reale, unito alla curatela musicale di Stefano Senardi, rende questo film un’opera completa che non solo celebra la musica di Pino Daniele, ma anche l’amore e il rispetto che ha sempre avuto per la sua città e la sua gente.